Auricolari!
Alla Presidente della Regione Piemonte
Mercedes Bresso
All’Assessore alla Sanita della Regione Piemonte
Mario Valpreda

Al Presidente del Consiglio Regionale
Davide Gariglio
Al Presidente della IV Commissione
Sanità e Assistenza della Regione Piemonte
Elio Rostagno
A vari Capigruppo
e p.c. al Ministro della Salute
Prot. n. 04/2006
Oggetto: Nuovo sistema di identificazione e di registrazione degli animali della specie ovina e caprina -
Gentile Presidente Bresso, ed egregi, Assessore Valpreda, Presidenti Gariglio e Rostagno, e Capigruppo, molti allevatori hanno ricevuto nei giorni scorsi una lettera dall’ASL relativa al nuovo sistema di identificazione come meglio specificato in oggetto.
Il nuovo sistema incontra la perplessità e la totale contrarietà della categoria, in quanto appare evidente che questo sistema va nella stessa direzione dell’attuale logorante e costosa anagrafe bovina. Logorante e costosa sono gli aggettivi giusti per descrivere una situazione imposta ormai da anni, che ha scaricato tutte le responsabilità sulle spalle di chi non ha studiato certamente… per fare la parte di chi riempie cedole, compila registri, si compra le pinze e applica gli auricolari i cui costi ricadono anch’essi sui sempre più oppressi agricoltori, compila modelli, corre su e giù troppe volte all’ASL per vedersi consegnati i passaporti o i modelli necessari alla movimentazione dei propri animali, il tutto a loro spese… e ovviamente le responsabilità di tutto questo marasma burocratico ricade interamente sulle loro spalle.
Gli allevatori hanno deciso di voler sottoscrivere questa lettera perché le parti politiche intervengano e sappiano che il malcontento non riguarda solo l’introduzione di questo “nuovo sistema” di identificazione degli ovi-caprini ma anche l’attuale anagrafe bovina che crea disagi, costi e perdite di tempo a tutta la categoria e quindi:
chiedono
che non venga introdotto questo nuovo sistema identificativo, chiedono che vengano ridiscussi anche gli impegni, i costi e le responsabilità dell’attuale anagrafe bovina imposta loro… ma che da loro non è mai stata richiesta, infine ribadiscono che sono disposti a continuare a “mettere a disposizione un orecchio dei loro animali” per l’applicazione dell’auricolare d’identificazione da parte dei veterinari come negli anni precedenti, ma di trovare oltremodo scandaloso tutto il resto degli impegni, delle responsabilità e dei costi descritti nella lettera dell’ASL che ne deriverebbero. Chiedono un incontro urgente in merito con tutte le parti in indirizzo. Nell’attesa si porgono i più cordiali e distinti saluti.
La Presidente A.T.A
Marina Lussiana