E ora arriva pure la lingua blu?
Dopo aver letto quanto mi scrive Marzia sull'obbligo di vaccinare gli animali per la "Blue Tongue", suggerirei di cominciare anche noi a chiedere (per iscritto) qualche cosa agli organi competenti:
1) se il vaccino che si utilizzerà è un vaccino "spento";
2) se non ci saranno effetti causati dal vaccino;
3) a quale ceppo della malattia appartiene il vaccino(mi pare ce ne siano diversi);
4) se l'animale risultato positivo appartiene al ceppo del vaccino;
5) se il vaccino è specifico per quel ceppo;
Qualche garanzia scritta non sarebbe male. Non per impedire la tutela sanitaria, ci mancherebbe, ma siccome di questi tempi si farebbe molta fatica a rimettere in piedi un gregge, chiedere qualche garanzia su quello che sarà delle aziende nel momento in cui, e se, sorgessero problemi, potrebbe essere un'idea. Ad esempio nel caso vi siano positività:
- sono previsti blocchi aziendali?
- per quanto tempo?
- sono previsti rimborsi?
- se si a quanto ammontano?
- nel caso risultino positività e vi sia un blocco degli animali in azienda con la conseguente perdita della qualifica aziendale di ufficialmente indenne, si incorre nella perdita dei premi?
- chi paga i vaccini?
Penso che siano domande più che legittime da parte di chi vede il proprio capitale un pelino a rischio, in un momento di crisi economica, da cui sarebbe ben difficile risollevarsi.
Marina Lussiana
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...e se il vaccino provoca aborti, chi paga?
RispondiEliminacomunque è una vaccinazione preventiva e, a quanto ho capito, riguarda (per adesso) solo chi porta gli animali in zone a rischio. nello specifico qui da noi, chi montica in Francia.
Aggiungerò al blog questa domanda che ho proprio dimenticato. Conosco la vicenda e ho anche idea di cosa si potrebbe fare.
RispondiEliminaa questo punto, vedremo quel che capiterà. speriamo che, in piemonte, non si ripetano gli "errori" commessi altrove (vedi l'esperienza del parco dei buoi)
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