domenica 28 settembre 2008

Maestro unico si o no?


Ho inviato ai media un'opinione sulla scelta del maestro unico,
da parte del Ministro Gelmini -


Signor Direttore,

la scuola è un tema importante, decisivo, che riguarda tutta la società. I bambini ed i ragazzi sono il (nostro) futuro, la loro istruzione ed educazione (la qualità delle stesse) sono un tratto distintivo del livello di civiltà. Proprio perché è un tema tanto decisivo, anch’io provo a condividere qualche riflessione. Forse in controtendenza rispetto a molti degli interventi che i media, grandi o piccoli, hanno ospitato.
“Alte grida” si levano contro il “maestro unico”. Si da quasi di “barbari” alla ministro Gelmini e al Governo tutto, per aver osato proporre, dal prossimo anno, questa riforma.
Io, lo dico subito, penso un gran bene di questa iniziativa. E non per tradizionalismi di maniera o “partito preso” tutto interno alla politica ed ai suoi schieramenti, ma perché sono “sopravvissuti” in tantissimi, a quell’esperienza…. e non sono neanche venuti su tanto male! Anzi.
Abbiamo vissuto gli anni delle nostre “Elementari” nel momento più fecondo, in classi numerose senza mai battere ciglio; abbiamo salutato per cinque anni, in piedi, con un rispettoso :”buongiorno Signora Maestra” sempre la stessa persona. Noi della “vecchia guardia” siamo capaci di affrontare impassibili 40 (e più) ore settimanali da anni. Ho letto che le Maestre di oggi, pare invece per contratto, di ore ne possano fare solo 22, e non sappiano, come fare a garantire l’apertura dalle 8,30 alle 16,30 se torna un unico soggetto. Secondo me, allieva di ieri, basta che le maestre e i maestri di oggi diano più fiducia a se stessi e comincino a pensare che con un po’ di buona volontà…. ce la possono fare.
Credo anche, semplicemente (checchè ne dicano presunti “grandi maestri” come Michele Serra su Repubblica) che la semplicità sia un valore da riconquistare al più presto, e che non sia la quantità di denaro o di risorse umane investite, a qualificare e sostanziare il livello delle scuole e della Scuola. Non bisogna nemmeno pensare, Signor Serra, che il centro destra veda gli immigrati semplicemente come una “lagna sociale”, bisognerebbe pensare invece, che chi arriva nel nostro paese debba obbligatoriamente imparare per prima cosa la nostra lingua, potrebbe anche servire a salvare qualche vita nei cantieri, dove a volte forse, non si capisce nemmeno un semplice “stai attento”!
Una scuola con meno maestri non è una pessima scuola. Specie se consentirà di recuperare il ruolo educativo delle famiglie (che del diritto-dovere all’educazione, alla scelta educativa, sono le uniche vere depositarie).
Una buona scuola, è solo quella che insegna ed educa i bimbi di oggi, ad essere uomini domani.
Allora, forza Gelmini! I buoni maestri e professori non hanno nulla da temere dalla riforma. Investendo sulla qualità e sulla giusta riorganizzazione, probabilmente, si potrà forse anche arrivare a pagar meglio gli insegnanti.
Sono considerazioni semplici, che non piaceranno ai “chierici della complessità”, ma, forse, un po’ di (buon) senso lo hanno.
Cordialmente

Marina Lussiana
Presidente A.T.A.

3 commenti:

  1. io ho ancora avuto un'unica maestra, dalla 1 alla 5° elementare... non davamo già più del lei (ma alle medie sì) e c'era sicuramente rispetto, educazione, ordine
    adesso mi sembra che siamo allo sfascio. perchè i bambini di oggi hanno genitori che già sono stati allevati male, ai quali non è stato inculcato il senso del dovere, del rispetto, le basi dell'educazione
    ...il '68 non direi che ha dato dei gran bei frutti...

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  2. Condivido anche io i vostri commenti, figlio (uno degli ultimi) del "Buongiorno signora maestra".
    E poi diciamolo chiaramente: il male di sto cavolo di paese sono le caste, le corporazioni sindacalcomunistefintoliberisteecc.. distruggi la casta!

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  3. un governo di fannulloni sta annientando la scuola pubblica.vergogna prendersela con i bambini delle elementari.

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