lunedì 6 ottobre 2008

Sindacati? Eh basta!




Come promesso ecco un altro pezzo che spiega la nostra "affezione" ai sindacati agricoli! Pubblicato su -Spazio Rurale del 2/2006 -
- Mensile nazionale di agricoltura -


La catastrofe agricola è colpa dei sindacati

Argomenti importanti quelli trattati al convegno di martedì 20 dicembre, spaziati dalle quote latte, alla frutticoltura, ai problemi sanitari e via discorrendo, indetto dai colleghi del Cospa Nazionale a Legnago (VR) a cui il Presidente Vilmare Giacomazzi ha invitato La Presidente Nazionale dell’A.T.A. (Associazione Tutela Agricoltori) Marina Lussiana, trattandosi di argomenti che accomunano gli agricoltori Italiani e che li hanno visti insieme già in molte altre occasioni. Presenti al convegno, oltre a Veneto e Piemonte rappresentanti di molte regioni, Lombardia, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Sardegna, ecc. Un convegno che ha voluto spiegare ai colleghi perché alcune settimane fa, si è “occupata” la sede Nazionale della Coldiretti a Palazzo Rospigliosi a Roma. La Presidente Lussiana non ha potuto essere presente a questo appuntamento ma era presente ricordate, a quello davanti al Consiglio Di Stato solo poco tempo fa.
Già, perché malgrado l’informazione sia stata praticamente nulla, nella sede di Palazzo Rospigliosi martedì 22 novembre sventolavano le bandiere dei milk warriors e i padroni di casa si sono visti adornare la bella sala riunioni di bandiere su cui spiccava una vacca… invece della solita mega spiga…E i giornali e le TV ? tutti zitti, qui in Piemonte non abbiamo visto niente, malgrado vi fossero agricoltori addirittura davanti alla sede RAI di Saxarubra a manifestare il proprio malcontento… più comodi da riprendere di così!
Malcontento che è emerso copiosamente durante l’incontro di questo martedì 20 dicembre, a cui hanno partecipato circa duecento agricoltori, che, sentendo attribuire la responsabilità della spaventosa crisi agricola italiana alle Associazioni di Categoria, Coldiretti in testa, seguita dalle altre Organizzazioni… annuivano abbondantemente interessati.
Nessuno ha preso la difesa di questi grossi “pomposi sindacati”, anzi, negli interventi di chi ha preso la parola, le Organizzazioni sono state pesantemente colpevolizzate dello sfacelo dell’economia agricola Nazionale, il tutto ampiamente rafforzato dalle relazioni degli Avvocati Romano e Manzo che hanno evidenziato come per anni queste Organizzazioni hanno indirizzato i vari Ministri nelle scelte da fare, e di cui ora gli agricoltori raccolgono i frutti.
I propositi? L’inizio di una campagna d’informazione agli agricoltori, forse fin troppo all'oscuro da anni sui loro tanti diritti, ma molto ben informati invece dei loro doveri. E’ questo infatti l’intento dei vari Presidenti presenti nelle Regioni Italiane: far sapere agli agricoltori come è stato svolto il ruolo di rappresentanza sindacale in questi anni dalle Organizzazioni di Categoria per aiutare l’agricoltura e gli agricoltori, che hanno portato però a questo catastrofico risultato. Chiedere spiegazioni sui fallimenti di aziende come Parmalat, Cirio, Federconsorzi, sul crollo dei prezzi al produttore, sulla mancata protezione dei marchi dei prodotti agricoli italiani, sull’importazione scellerata di prodotti provenienti dall’estero spacciati per passata italiana, stesso destino forse per olio, formaggi, vino, solo perché… sono trasformati qui in Italia.
Sulla vaccinazione blue tongue che ha decimato il patrimonio zootecnico del centro sud, sulla contingentazione delle produzioni italiane che puntualmente sono state probabilmente oggetto di regalo ai colleghi europei.
E la frutta? La Presidente Marina Lussiana ha incontrato il coordinatore del Gruppo Trasversale Agricoltori, Fabiano Mazzotti, solo pochi giorni fa in un incontro con gli agricoltori a Forlì, il quale ha ampiamente lamentato quanto la Regione Emilia Romagna e la Coldiretti abbiano trascurato di difendere le loro produzioni tra le più rigogliose e importanti della nostra penisola, perché quest’indifferenza da parte loro?
Insomma, sull’incapacità di fatto di rappresentare ancora gli interessi di un’agricoltura italiana che non vuole prepensionarsi e dei cittadini italiani che vogliono la loro agricoltura e pagano per averla, ed invece, si ritrovano con la decimazione del patrimonio agricolo italiano, e magari… il formaggio prodotto con latte polacco sulla propria tavola.

La Presidente A.T.A.
Marina Lussiana


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1 commento:

  1. E sui CAA cosa mi dici? Dovrei sparare sul mio ordine professionale in primis per la tutela 0, e poi iniziare con le organizzazioni agricole...

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